Che muoia il sansone padano, un gigante nel suo orto, un nano dentro lo Stato. che muoia pure e affondi con quella sua creatura inutile, che tanto male fece, e tante divisioni creò. muoia il sovrano padano, senza il coraggio di farsi carico delle sue colpe in quanto primo colpevole del sistema da lui creato. finisca nell'oblio e nelle risate chi volle esercitare il potere, e finì nella polvere assieme a maghi streghe, buffoni e ballerini. pensò d'esser il migliore, il casto e il puro, si risolse d'esser solo un povero ladrone, marcio, fra i marci. e allora umberto, crepa
un comunista che ride della tua disfatta