Tuesday, April 24, 2012

varie e d eventuali

una festa per ricordare di non dimenticare mai chi siamo e da cosa siamo nati, perchè il potere è sempre affamato di oscurità


25 aprile 1945-25 aprile 2012

Wednesday, April 11, 2012





utenti come azioni con un loro valore nominale.....grazie ma a questo gioco non ci sto più. facebook lascia solo il vuoto attorno

l'italia che si fa amare

muoia il sansone padano

Che muoia il sansone padano, un gigante nel suo orto, un nano dentro lo Stato. che muoia pure  e affondi con quella sua creatura inutile, che tanto male fece, e tante divisioni creò. muoia il sovrano padano, senza il coraggio di farsi carico delle sue colpe in quanto primo colpevole del sistema da lui creato. finisca nell'oblio e nelle risate chi volle esercitare il potere, e finì nella polvere assieme a maghi streghe, buffoni e ballerini. pensò d'esser il migliore, il casto e il puro, si risolse d'esser solo un povero ladrone, marcio, fra i marci. e allora umberto, crepa

un comunista che ride della tua disfatta

Tuesday, April 10, 2012

potere al popolo, non qui, non ora

Morto il partito dei nani e delle ballerine, muoia quello che voleva incenerire il sistema precedente. peccato che quello attuale, stia morendo a causa della stessa malattia che uccise il primo. si urla nella rete di una volontà di pulizia, ma mi riservo il dubbio che venga fatta a dovere, poiché il parlamento resterebbe privo di moltissimi rappresentanti. altro non resta che ridere a crepapelle, perché il potere è sempre quello, stupido, ottuso e arrogante, e i detentori altro non sono che esecutori delle loro basse voglie. la parola al popolo forse, ma è ancora troppo presto, il popolo è più ottuso del potere e lo si abbindola facilmente, quando sarà l'ora il popolo potrà urlare la sua indignazione, non qui e non ora quindi.
educhiamoci prima

Monday, April 09, 2012

normale amministrazione

Tutto sembra come non deve apparire, ma il guaio è che abbiamo fame di ideologie, allora anche un venditore di meloni puà andar bene come rivoluzionario, basta che sia pulito dentro

Thursday, April 05, 2012

partito struttura, partito sistema. la degenerazione di un partito è solo questa, dove l'interesse, ovvero il "particulare" prevale sulle istanze della base. e allora crolli il partito divenuto sistema, vengano messi alla gogna i suoi rappresentanti, esposti all'ira dei fessi che vollero credere in una falsa ideologia. il resto è solo soddisfazione nel vedere che nulla muta e tutto permane

Friday, March 30, 2012

ordinaria amminstrazione

Certamente, il fatto stesso che debba trovarmi faccia a faccia con uno stato di autocompiacimento da scrittura, non sempre è gratificante. scrivendo un diario, non ci si aspetta sempre che qualcuno lo legga, anzi. i diari sono fatti per non esser letti da nessun altro, ma il mio mondo è questo, almeno qui riesco a pensare con calma e non dover seguir i ritmi innaturali del "mipiacenonmipiace" troppo stress, troppo caos

Thursday, March 29, 2012

tornare a scrivere, si, direi di si, troppo stufo di social net che non mi sanno dire nulla, pongono nuove regole, si fanno quotare in borsa, creano soldi per chi è affamato di potere. meglio il silenzio dell'opinione personale, che non la dipendenza da ciò che piace o non piace

Wednesday, December 31, 2008

ben poche parole per esprimere tutto ciò che è accaduto in un anno, mi manca il tempo e i ritmi per me non demordono neanche l'ultimo giorno dell'anno, ma con il cuore e con l'affetto, auguri e buon anno a tutti, che possa per voi essere sereno e lieve. un abbraccio
marco

Saturday, December 27, 2008

ritornando sul concetto del valore tempo....passata l'orgia natalizia, o quasi si rientra negli anfratti produttivi, in libere dinamiche relativizzate a macchine e gerarchie. sono stati giorni di festa goduti appieno dedicati a stomaci pieni e gargarozzi fluttuanti fra vini e digestivi con grande gioia del tasso alcolemico....tanto non ho la patente per cui do libero sfogo a questo basso istinto. giorni in cui ci si è scambiati regali più o meno utili, più o meno graditi e quant'altro, come si vede del natale cambia ben poco, eccetto il fatto d'avere il mio cucciolo lontano, e una punta amara di queste feste permane cerco di non farci caso, ma è solo una maniera per difendersi, del resto cosa ci vuoi fare? giornata molto fredda oggi, vento freddo, sole freddo, aria fredda, credo che prenderò la voglia per il collo e me ne andrò a prendere un po' d'aria, la città è magica oggi, ho voglia di un po' di serenità, il lavoro può aspettare ancora qualche giorno. buona giornata a tutti

Wednesday, December 24, 2008


buon natale a tutti
e felice recessione

Monday, December 15, 2008


il tempo è solo un fatto personale, individuale, relativizzato ad atti, movimenti, pensieri, territori, abitudini, abitudini e ancora abitudini, come dire nella maniera più elegante che ho le balle piene di fare turni e di non vivere il mio tempo, di sentirmi defraudato di un bene che tutto sommato non ritenevo così prezioso. il mio tempo non è valutabile in danaro, non è un blue chip e tanto meno una derivata, il mio tempo è unico, non è propaggine di una macchina o variabile dipendente dalla volontà altrui, e più passa il tempo meno sopporto l'idea che esso sia compresso in funzione di ciò che mi permette purtroppo di vivere in un sistema che mi schiaccia...e non solo me ma anche la maggioranza di chi legge queste parole. chi valuta e organizza il tempo lo fa solo in funzione di un interesse artefatto relativizzato all'utile, al prodotto, lo fa senza sapere il valore effettivo del tempo, lo fa invadendolo e destrutturandolo. si, è vero, è un discorso molto personale, ma di opzioni ne ho ben poche, e devo sopportare tutto questo, perchè è il non tempo che mi riempie la pancia e mi vizia. e ora sotto, partiamo, la giornata inizia, mi aspettano, orari, abitudini e tanti caffè. buona giornata

Saturday, December 13, 2008


anche oggi si lavora......il sistema non si ferma mai...poveri imbecilli

lo studio è una cosa seria, preparare esami pure....ma diommio se solo arrivasse qualche volta la voglia

Friday, December 12, 2008


altra giornata che si conclude per lasciare spazio ad un'altra che si concluderà alla stessa maniera, certo la percezione del tempo fa si che le cose si ripetano sempre all'infinito, ma questa è solo una percezione beninteso. la serenità forse è un lusso per pochi, ma i dolci pensieri non sono tali. rimane solo una cosa da fare, combattere il capitale con ogni mezzo disponibile

Wednesday, December 10, 2008

Coordinare pensieri e follie rapportarli alla vita normale senza x questo farsi condizionare la liberta' e' un sogno troppo spesso proibito l'istituzione e' il dio malefico creato da noi per giustificare la mancanza di punti di riferimento l'uomo e' fondamentalmente un animale stupido perche' ama la simmetria delle cose concentra il pensiero sulle variabili sulle aspettative sperando che si avverino una vita senza certezze, fatto salvo il caso in cui sia certo di privarsi della sua liberta'la follia pura e' razionalita'

BURP!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tuesday, December 09, 2008


Dancing Santa



Vita in perenne attesa attesa di conferme e di risposte attesa d'azioni e di parole e di un fottuto autobus che non passa mai attesa del giorno dopo della festa che finisce della domenica fastidiosa e inutile attesa della fine di un turno della notte che uccide lo spazio e il tempo attesa di quello che si desidera possa avvenire ma che non avviene mai attesa di te che mi domando dove sei andata attesa e basta e ora attendo alla prossima attesa
certe volte vorrei entrare nella testa di mio figlio, capire in cosa sbaglio e dove sbaglio, sapere che pensa o cosa vuole, perchè a parlare di ciò che io suppongo sia un disagio non è facile. per certe cose è come la madre, non gliene faccio una colpa beninteso, ma tiene tutto dentro, non esplica, parla poco e le nostre telefonate durano il tempo stretto necessario per darsi notizie sufficienti a capire l'andazzo della giornata. con lui è vero, sono severo a tratti aspro, ma ho sempre manifestato quello che provo, ci si vede poco, molto poco, e lui è come una palla da tennis, che rimbalza di casa in casa. vorrei entrare nella sua testa e cercare di capire se sono amato o solo sopportato, perchè a non saperle certe cose ci si diventa matti o forse sono io che mi creo mille problemi e mille sensi di colpa. viki è un bimbo intelligente, ma paga la colpa non sua di diatribe che non gli appartengono, paga gli egoismi e un mileu sociale che lo rendono pauroso del mondo esterno, la sua è una mente fertile e manipolabile, vittima di contrapposizioni e meschinerie, sono onesto con me stesso perchè non l'ho mai messo contro la madre, ma so di per certo che non c'è simmetria d'azione in questo senso, non l'ho mai messo contro chi entrava a far parte di quel nucleo clanico di cui facevo parte anch'io, perchè non c'è peggior cosa che creare odi e inimicizie, ma so che anche in questo caso certi patti vengono disattesi. agire nello stesso modo? bella domanda! no, non credo proprio, potrei farlo per difendermi, per dare un'immagine diversa da quella descritta, ma non me la sento di soffiare sulla fiamma, non me la sento.vorrei entrare in quella testa santa e vorrei capire per poter agire, vorrei parlare.dio, quanto mi manca

Saturday, November 29, 2008

cacchio d'un sabato con un altrettanto cacchio di tempo, certo non è che avevo velleità da passeggiata, ma un caffè facendo quattro passi in loco non ci sarebbe stato male. va bene lo stesso, m'organizzo e vedo il da farsi. di stirare non se ne parla nemmeno, per quello c'è sempre tempo, di far manicaretti nemmeno, la pigrizia impera e domina il mio essere, lascio musica e poca voglia di tutto, per poi attivarmi in qualche modo e rendermi produttivo, tanto ben 'stanotte avrò di che correre, lavorare, pensare e se m'avanza il tempo incazzarmi con macchine e persone. come dire, buon sabato a tutti
p.s. si vede che non avevo voglia di scrivere....quante banalità
tanto tanto tempo che non tornavo......altro me, altra storia

Tuesday, December 25, 2007

ritorno per scrivere le mie impressioni e mantenere vivo questo blog, in quanto ancora non deceduto, ritorno per il semplice fatto che adoro scrivere, e anche per mantenere quello che definisco un atto di pura vanità, ma d'altro canto scrivere è questo, non solo racconto ma anche il soffermarsi davanti allo specchio, riassettare la giacca scura, contollare che la camicia sia messa a pennello senza grinze o asimmetrie, compiacersi di se' stessi e poi spegnere la luce della camera e andare fuori.
buon natale

Friday, August 10, 2007

Mi rinchiudo in aula, il mondo fuori, attimi di libertà, di chiusura totale che implicano un'apertura interiore. so bene che il futuro che mi si prospetta non è dei più rosei e so bene che di difficoltà ce ne saranno a iosa, ma in effetti a volte me ne frego anche se la disperazione coglie il mio stato quanto meno me lo posso aspettare. ma è vero anche che sono stufo di vedere o sentire persone che reputavo care vomitarmi addosso tutta la loro riprovazione ben sapendo loro, che il loro parere non cambia decisioni che sono ineluttabili. sono stufo di sentire persone che sfogano le loro frustrazioni ponendo in essere, morali o canoni comportamentali che dovrebbero secondo loro, riportarmi sulla retta via. loro non hanno mai nella loro vita fatto scelte drastiche e definitive, loro non hanno mai considerato che la vita, ti sputtana da un giorno all'altro, loro non sanno quanto valgano ore di vita vissuta e intensa, o forse lo sanno ma in maniera molto parziale. il mio percorso è iniziato con l'uscita da casa mia, evoluzione di un rapporto matrimoniale finito, poi la separazione che ha sancito la fine giuridica....anzi il limbo giuridico in cui una coppia agonizzante vive o vivacchia. io e una donna, mia moglie e la sua ira che a torto o a ragione esplode. mio figlio che per ora non parla ma sa tante, tantissime cose, tempo al tempo visto che dirà la sua. sono ospite in casa altrui invitato gentilmente per poi sentirmi dire dopo un mese che sarebbe anche il caso mi levassi di torno...costui dovrebbe essere l'ancora di salvezza temporanea. lo disprezzo non tanto perchè vogia attuare quest'idea, quanto per la morale che esplica ogni santo fottuto giorno, è maestro di vita, l'unico maestro ch'io conosca senza allievi. mi butterà fuori, non c'è problema per me sarà morto, e chi sarà solo non sarò io ma lui...costui è mio fratello. come si evolverà ancora la storia? non lo so attualmente mi reputo fortunato ad avere un lavoro che mi fa vivere, ma prossimamente non escludo delle diete forzate....e ci rido pure sopra avendo perso quasi otto chili. a ben pensare le separazioni fanno bene alla linea. ci sono delle persone che mi amano, una in particolare, e mio figlio è il mio universo. ma la domanda permane, ho fatto bene o male? e mi rimbomba nella testa ogni notte per poi svanire all'alba. vedete, il mio blog va avanti a passetti ma tutto sommato va avanti, pochi post ben selezionati e questo che scrivo in un pomeriggio di metà agosto, dove la pioggia la fa da padrone, l'aula è semivuota e la penombra ispira, vivo per questi momenti di pace in cui sento d'essere più che mai vivo e che forse tutto sommato, si, ne è valsa la pena, mangerò fiele adesso e il pane sarà duretto, ma è anche vero che tutto muta e niente permane, per cui come al solito...io attendovi voglio benee un bacio a chi passa, Marco

Monday, May 28, 2007

come se fosse facile fare fronte alle
proprie rabbie
come se fosse facile
debellarle
invece no
vivo di quelle e quelle sono il mio sè

Sunday, May 13, 2007

Amore è prenderti i giornali
il sabato mattina
scrivo queste parole
e ci sorrido sopra
credo d'essere sicuro
d'avere un debole per te
ma son discreto
non lo do a vedere
almeno penso
e se lo do a vedere
beh
cosa ci vuoi fare
mia cara
nessuno è perfetto
...e adesso scappo
gli studi attendono le loro
attenzioni
e il senso del dovere
impone ciò che puoi immaginare
. Un bacio
e un attimo di tenerezza
see you next time!

Domenica sacrificata in casa
gli esami non ammettono
gitarelle specie se sono
infami e rognosi come quello
che mi porto appresso
Domenica di sole ...Diommio
potessi averti accanto
amore mio
Domenica senza mio figlio
che forse s'era in casa, beh uno strappo
alla regola
Domenica con il cellulare acceso
attendo sempre qualche
telefonata
che sia solitudine?
Domenica suadente e assonnata
ancora una notte
da fare una delle tante
Domenica particolarmente vogliosa di nicotina
dev'essere la crisi
di riflusso,
la peggiore
Domenica senza mia moglie
ma la posso chiamare
ancora così?
milioni d'anni fa
le avrei detto
"andiamo al mare"
e l'avrei trovata
bella
oggi più nulla
Domenica con biscotti e latte
mangio cazzate perchè
non ho voglia di cucinare
Domenica tutto sommato serena
perchè, cazzo, mica si può essere
sempre incazzosi
Una domenica come tutte le altre
o forse no
rispecchia quello che
c'ho dentro
un leggero stato d'ansia
e tanta, tanta dolcezza
....e come scriverebbe una
mia amica,
molta buona domenica

Wednesday, May 09, 2007


E continuo ad amarti
come solo posso fare in questo preciso istante
in cui non posso averti
in cui sei lontana
il tuo odore
il tuo corpo sono dentro me
sono parte di me
e mordo quell'impazienza
quella fretta che vorrebbe azzerare i tempi
un sorriso
questa sera sono stanco
il male s'è manifestato e mi ha preso a schiaffi
tanto lui se ne frega
ma ho anche voglia di gettarmi su di un letto
pensare, di te, di me, di noi
pensare a tuttotondo
e attendere che la tua mano
stringa la mia
abbiamo ancora tantissime cose da dirci
un bacio
notte bella, M.

Tuesday, May 08, 2007


Parli, m'infastidisci, mi pungoli
cerchi qualcosa
cosa vuoi?
cosa cz vuoi?
vedermi incazzato? vuoi vedere la vita
che mi scorre dentro
vuoi vedere che dietro alla faccia
di colui il quale
mantiene tutto sotto controllo
emozioni comprese
ci sono pulsioni incontrollabili
reazioni che vanno fuori dagli schemi
reazioni inviperite
dialoghi schiantati dai termini buttati per terra
parole dette, buttate là
cazzo vuoi?
Sei furba e manovri i fili
pungoli, strattoni e spingi
sai cosa fare
o forse non lo sai
ma la vita è questa, non è solo relazione
ma è conflitto
difesa degli spazi e dell'azione
è un ruggire per far capire dove sussistono
i limiti oltre i quali
i rischi sono o potrebbero essere onerosi
Che cosa vuoi?
te lo domando mille volte
ti pungolo
impongo il mio pensiero, sfuggi
sei furba
impongo modi di pensare, la mia ragione al di sopra del tutto
cozza con la tua ragione
non è un gioco
lo so bene
e non dico "ti conosco" perchè tante cose non posso
assolutamente conoscerle
ci stiamo appena conoscendo
Cosa vuoi?
cosa cz vuoi?
mi disorienti, perdo un punto di riferimento
il mio controllo
lo perdo, mi sfugge fra le mani
e vinci
la mia è rabbia
una rabbia non comune, ancestrale
antica
provata poche volte, la mia è rabbia
che definisce la reazione
il rapporto uomo, donna
ho perso il mio controllo
te ne sarò sempre grato
ma non approfittarti

Sunday, May 06, 2007


Ho un'epilessia
di tipo degenerativo
detto chiaro e tondo,
certo la notizia
di per stessa
sulle prime un effetto strano
poi una rabbia sorda
che m'entra dentro
la bastarda me la devo tenere
tutta la vita
certo sono fortunato
rispetto a mali, patologie ben più devastanti
ma lei, il male, è subdola
ti prende si mangia la memoria
cancella interi istanti di vita
ti penetra l'angoscia
perchè non sai mai quando verrà e colpirà
fattore limitante, me ne frego
sono stanco anche di lei
di questa puttana
che m'ha condizionato anche troppo
la vita
più di qualche volta per lei ho sbattuto
il cranio per terra
e più di qualche volta
ricoveri per accertamenti
e ogni volta lo sgomento
che, cazzo! è tornata puntuale
per far sapere al mondo
che non è mai morta
e sopravvive benissimo
A questo punto non resta che conviverci
anche se la convivenza amica cara
non è che sia molto facile
la odio
la odio come non mai
non tanto per il rischio
quanto per la paura di far del male agli altri
ma è più forte di me
e se proprio non posso sconfiggerla
e se la convivenza
è quella che è
non la calcolo
per me è come se non esistesse
unico neo
i quintali di veleno
di pastiglie che m'ingurgito
che m'hanno avvelenato
sangue e tessuti
non faccio caso neppure a quelli
tanto sono un palliativo
ma hanno un pregio
mi fanno ricordare che il tempo scorre
ed io col tempo
ho un bellissimo rapporto

Wednesday, May 02, 2007


Mia cara amica
anzi più di un'amica
sinceramente,
osservo le tue mani
come le mie
segnate levigate dal lavoro
ne osservo la lunghezza
la caratterizzazione
ne saggio la compattezza e tasto i tuoi palmi
prendo le tue dita
mani nelle mani
desiderio di protezione
voglia di dialogo
si intrecciano le dita nel silenzio
esse parlano e noi le osserviamo
Le mie mani carta abrasiva
maltrattate, usate e consumate
segnate da calli duri
grosse
le tue
solcate da vene
vissute
le amo le tue mani
perchè sanno dare dolcezza
perchè sanno parlare
come le mie
amo le tue mani perchè si fanno baciare
come ti fai baciare tu amica mia
e delle tue mani
conservo sempre il tocco
il leggero sfiorare la mia pelle
o la salda tenuta quando giochiamo con loro
amo le tue mani amore mio
perchè con un solo movimento sanno
darmi ciò che cerco,
amore
sanno darmi ciò che desidero,
sicurezza
sanno darmi ciò che bramo,
tu.
Che la notte ti sia lieve
Il mio lavoro
è un lavoro duro
lo faccio perchè lo debbo fare
perchè ho il senso del dovere
anche se la voglia di fuga
è molto forte
Il mio lavoro non ha orari
e se ci sono
non ti danno la possibilità
di capire se il giorno
dopo
sarai in un turno o l'altro
Il mio lavoro è sporco
di polvere
di zolfo
e di sudore
nafta e carbone
Il mio lavoro è pagato quanto basta
ma se sei monoreddito so' cavoli
E' pericoloso
e su questo sorvolo
Lavoro in mezzo al caldo
e il caldo è atroce
lavoro sforzando la mia schiena
tutti i muscoli in tensione
tanto so che otto ore deve
durare non di più se non ci sono imprevisti
Il mio lavoro mi da il pane
e su questo anche se lo odio
non discuto
mi fornirà un minimo d'autonomia
mi consentirà di raggiungere
qualcosa cui tengo
Il mio lavoro è quello che è
ma me lo tengo stretto
e tutto sommato posso dire
d'avere avuto tanta, tanta fortuna
Il mio lavoro
è la mia vita
in fabbrica son nato
e in fabbrica ci crepo
salvo varianti
anche se non ci credo

Tuesday, May 01, 2007



Buon primo maggio a tutti

Oggi è il primo maggio
gli esami mi costringono
a casa
con rammarico estremo
e il turno di notte
non guarda in faccia
e non tiene conto
della festa
la macinazione gira
i forni del cementificio
sputano fuoco
la fabbrica non si ferma mai
e chi deve sfilare
possa se può
sfilare anche per me
con la speranza
che sia l'ultimo anno
che resto a casa
ostaggio dei miei studi
e dei miei turni.
Buon primo maggio a tutti

.

Sunday, April 29, 2007



Ho voglia di un bel tavolo
non sono importanti le dimensioni
ciò che conta è l'astante
disposto a sorbirsi
teorie, elucubrazioni, parole allo stato brado
cazzate
Un tavolo quadrato, quelli tondi mi danno ai nervi
l'angolo da il senso
del confine
dell'ottusità
del definito
Due sedie, altre non ne servono
comode possibilmente
e con l'asse dove appoggiare i piedi
Sul tavolo una bottiglia o due che sia di tutto
meno che acqua minerale
se superalcolico è meglio
e se grappa meglio di tutto
le bevo d'un sorso
come se fosse acqua
ci sono abituato
la bevo con rabbia
perchè così si fa, oppure con calma estrema
tanto non cambia la sostanza
L' astanre è persona paziente
ascolta senza tema le mille cose
dette e ridette
qualche battuta e qualche parola amara
e attorno a quel tavolo ben pochi baci
la preminenza
ai fatti
Sul tavolo ci sono pure loro
e non dovrebbero esserci
venti puttane che non aspettano
altro d'esser fumate
tutte quante
con lussuria estrema
perchè la parola s'accompangna
al bicchierino
e quello alla sigaretta fumante fra le dita
tendenza involutiva è vero
ma nel post amica cara
mi sia concessa la licenza
il pensiero è quello e non posso farci nulla
La notte è quieta, i rumori soffusi
e la colonna sonora sono i respiri
di questa notte vorrei godere l'aria
ma il grigio perpetuo
mi segue come faina
e azzanna
alla gola perchè non ha pietà
e allora per combattere il colore
e questa disposizione d'animo
ci vuole un tavolo
un'astante paziente
una bottiglia di grappa, la mia
di vino, la sua
delle sedie comode
venti bagasce da fumare
e mille parole sparse a destra e a manca
forse così il grigio s'allontana
in una notte fra aprile e maggio
in cui attendo
l'evolversi degli eventi
ed il contatto
forte e sicuro,
dolce delle mani
della donna
che amo

Mi contenti
-------------
Ta la ruda sera de Sàbida
mi contenti di jodi la int,
fòr di ciasa ch a rit ta l'aria.
Encia il me cor al è di aria
e tai me vuj a rit la int
e tai me ris a è lùs di Sàbida.
Zòvin i mi contenti dal Sàbida
puòr, i mi contenti da la int
vif, i mi contenti da l'aria.
I soj usàt al mal dal Sàbida
------------------------------------
P.P.Pasolini

Wednesday, April 25, 2007


Dentro un'auto
arabeschi di parole
incastonano i visi di chi si ama
in quell'auto un'universo a parte
le mani che s'intrecciano che dialogano
anche loro
anche il silenzio
fa da cornice
e riempie gli animi
gli occhi si cercano e si scrutano
la voglia di toccarsi
dentro quell'auto il tempo si ferma
e tutto diventa superfluo
contano solo coloro i quali
amano,
dentro quell'auto
un fra parentesi atteso
con ansia
in cui si ripone l'arrivederci
un bacio di sfuggita
un sorriso
e poi via
e di lei
l'aroma
l'odore
la traccia
Che la notte sia per voi gioia

Tuesday, April 24, 2007



Arrivo a 44 anni
e mi rendo conto che cazzo!
ho 27 anni di fottuto lavoro
e autonomia zero
apro il mio portafogli
ho solo 20 stronzissimi euro
in tasca non ho il bancomat
non l'ho mai avuto
ne' la carta di credito
col piffero che l'ho vista mai
divertimenti pochissimi
tanto lavoro
autonomia zero
giramento di balle
e coglioneria del sottoscritto
che ha demandato troppo
e no cacchio!
cambia tutto, cambia la musica
almeno se devo sputtanarmi
lo voglio fare io
con le mie mani
senza rimpianti o che
quelle puttane di sigarette
sono tre mesi
che se ne sono andate
dove dovevano andare
adesso ho solo voglia di scardinare tutto
l'ordine precostituito
spezzare le simmetrie consolidate
infrangere le regole che
s'erano auto imposte
tutto da rifare
e tutto da ricostruire
Mi viene da ridere
non so fare un cazzo
ne' stirare ne' mettere in moto una lavatrice
per morire di fame
beh ancora non raggiungo questi limiti
e devo appena
imparare l'ABC dell'autonomia
idea che mi potrebbe spaventare
ma nn troppo
almeno ciò che è stato fatto
è prodotto dalle mie mani
come le parole scritte
o i quadri che appendo alle pareti
devo appena imparare
a sapere essere un uomo
e non un bimbo
che ha ancora bisogno della mano
della mamma
ho 44 anni
27 anni che mi faccio il culo
e forse ancora
devo imparare
da che parte nasce il sole
e da che parte muore
Avrò tempo d'imparare pure quello

Ho vissuto d'invidia
quanto basta per rovinarmi il fegato
di livore quanto basta per rendermi la vita
impossibile
e anche adesso che cerco
di mandare tutto a puttane
le vecchie strutture riemergono
e vorrebbero imporsi
penso che possa bastare così
il resto alla prossima
puntata




Il tempo negato è quello
che si risolve nell'azione
riflessa, automatizzata
nel piacere rimandato
o non concesso
nel marasma cerebrale
il tempo negato è quello
in cui i fantasmi nella testa
non vogliono andar via
sparire
ma permangono
come ragni, fra la polvere
il tempo negato
è quello delle unghie che grattano
un muro di cemento
dei no detti mille volte
della rinuncia a tutti costi
perchè, cazzo, così va il mondo
il tempo negato è quello in cui i
minuti diventano millenni
e la solitudine
quantifica
i fallimenti accumulati
il tempo negato sono le parole
dette in silenzio
sono il soliloquio
il sogno a tutti i costi
la voglia di farla finita
questo è il tempo negato
e di questo ho la percezione
lo stramaledico
con violenza
perchè sta andando via
e di per certo so
che non tornerà mai più
Che la notte vi sia dolce


Una vita annegata negli sms
un discorso mai finito poi ripreso
di buongiorno, buona giornata
cosa fai, non fai, pensi, lavori
ti amo, ti chiamo, t'aspetto, tvb,
buonanotte
un cell che riflette speranze e attese
e un mare di parole
di desideri che
si risvegliano
di dita che pigiano i tasti
e di occhiate
al monitor
una vita parzialmente
annegata negli sms
frammenti di discorsi
che si adorano o che vanno interpretati
ordinaria amministrazione
vita normale per tutti
Che la giornata vi sia lieve
e serena

Sunday, April 22, 2007



La notte lascia strascichi
di stanchezza sul viso
la casa è vuota, non risuona
di musica
ma di traffico mozzato
festivo
almeno oggi
una colazione che dovrebbe essere un
pranzo
o viceversa
i ritmi sballati di chi non s'abitua
mai a turni sovrapposti o contrapposti
pausa di serenità
messaggi
che volano
mai scontati
sempre come perle
Il corpo gronda acqua e creme
di una doccia rapida
per acquisir coscienza
del mondo reale
e fuori un sole
che mi urla di scappare
ho dei doveri innanzitutto
e di gite non si parla
stare accanto alla ragione della vita mia
un figlio ch'è tutto ch'è il tutto
qualche ora prima che
il sonno preluda
alla scelta
imposta da un altro giro
di sogni
La notte non perdona
è il mio pane
e dio solo sa
quanto ne avrò bisogno di quel pane
perchè si sa
la libertà
ha un costo
e la devi pagare
magari a rate
ma pagare

Saturday, April 21, 2007



A brisa do coraçao rimanda nelle
orecchie note conosciute
mille volte
la mia vita rotola fra mille avvenimenti
dalla piattezza assoluta
all'incognito
mentre il sabato pago del suo essere
tale
rinchiude le tende
in un tramonto in cui si condensano mille pensieri
La mia casa è vuota
sarà mia ancora per non molto tempo
poi la solitudine
quella che prelude
al cambiamento diventerà un fatto reale
A brisa do coraçao, una melodia
che impone la sua dolcezza
in questo sabato pieno
di domande
sapevo che prima o poi
avrei deviato dal corso normale
della vita normale
quella rabbiosa
delle lunghe attese
dello scontato
ma una ferita rimane aperta
un fallimento, l'ennesimo
anche se la vita insegna
che di questi
ne facciamo collezioni
i fallimenti altro non sono
che porte che si aprono su fasi evolutive
successive, preferisco
interpretarli
in questo modo, sono propedeutici
A brisa do coraçao, sta finendo
una lunga teoria d'applausi
le note sono finite
resta l'attesa per la lunga notte che
m'attende
una delle tante
una delle solite
passerà anche questa come sono passate le altre
per il resto che dire?
che la notte vi sia dolce


Giornata radiosa e luminescente
per una primavera
avanzata, tiepida
la mia pelle profuma
di leggerezza e non sempre i visi
sono quelli che vedo
ingrigiti
in quell'abitudine giornaliera
che va dalla casa alla prigione
Basta poco è vero
vederla per mezz'ora
un rapido incontro
incontri rubati al
tempo
rapide parole
il tempo vola e le mani si stringono
un bacio veloce
come bambini
poi le solite occupazioni
parole serie, battute e ci si perde
negli occhi
poi ancora l'arrivederci
ci sarà ancora tempo rubato
a morsi
a brani
in cui le parole potranno sospendere se stesse
nell'aria
e tutti quei momenti saranno come arabeschi
della nostra vita
Basta così poco per essere felici,
buona giornata

Wednesday, April 18, 2007

Una vita racchiusa fra corridoi di polvere
un rumore assordante
cazzo!
una VITA che sembra normale
con infiorescenze di colore neon
senza ombre o sfumature
un rumore plumbeo che scaccia
ogni naturalezza
il sole non è mai entrato fra queste mura
e quando riesce ad entrare
ha paura
e ancora oggi mi pongo una domanda
se era veramente tutto questo
quello che volevo




Ritornare alle solite abitudini
non è un trauma
tutto sommato siamo macchine che macinano
chilometri ed energia
agiamo secondo istinti preconfezionati
diamo come scontata l'esistenza di un suono per cadenzare la nostra vita
ci immergiamo nel traffico
e pregustiamo la musica
per far finta d'esser liberi
La libertà non esiste
almeno quella vera
non è mai esistita
abbiamo corde e gomene che ci legano
crediamo di pensare contro
ma le convenzioni
ci abbattono ancor prima d'esser
consci che la libertà è un falso mito
Certo la visione è pessimista
ma non si discosta dalla verità
i peggiori carnefici
siamo proprio noi stessi
la nostra mente
il nostro cuore
noi
e basta
il normativismo è l'argine della nostra anima
.....e ora un buon caffè!

Tuesday, April 17, 2007




La mia città respira, vive come me
ha uno spirito innervato fra le sue vie
il suo mare è sangue
le sue colline
curve che accarezzano il cielo, la mia città
respira
non ha fretta
il sole delinea le sue prospettive
il gioco d'ombre l'affascina
il mio cuore che la odia
oggi è con lei
perchè respira come me
non so se possa amare
troppo difficile da interpretare
ma la sento oggi mia,
oggi è la mia
città

Monday, April 16, 2007


Don't worry, be happy!!

Il mio nome non è birgys
il mio nome è Marco
birgys è un nick buttato la'
senza fantasia
una copertura fatta sul momento
un blackout mentale
una folata di banalità
Alle spalle altro
una vita che nel bene e nel male
si dipana fra gioie e dolori
momenti tragici e folli
risa sguaiate e canzonacce da osteria
una vita fra amici perduti
e amori inseguiti e persi
pure quelli
una vita banale o no dipende dal momento
un figlio
una casa
un sottobosco di fatti ed eventi
che per pudicizia non si narrano
birgys ha un viso
io ho un viso
segnato da piccole rughe
lo sguardo stanco a volte sereno
a volte una maschera
le mie mani calli
di un lavoro che ti segna e ti deforma
che odio
e mi da il pane
La mia vita è racchiusa in un nick
che dice tutto e nulla
ignoto, particolare, strano
e la mia testa non ne crea altri
quello è e quello resta
racchiude è vero una persona
e la mia vita non è diversa da tante altre
specie ora che scrivo
e attendo domani il sole che sorga
specie ora che vorrei cambiare tutto
che sto cambiando tutto
specie ora che amo e non odio
in questo nick scorgo tutta
la piattezza di una vita
che bene o male ho vissuto
intensamente
e che vivrò ancora
salute permettendo
una piattezza che mi ha permesso di pensare
che bene o male la sfortuna
mi ha solo sfiorato
anche si di male ne ho fatto tanto
e me ne sono fatto tanto
di occasioni ce ne sono ancora tante
per riprendere
le redini in mano
e condurre
la corsa a modo mio
Notte bella

Sunday, April 15, 2007


Un giorno ho preparato
una valigia in cartone
avete presente le valigie degli emigranti?
quelle legate con gli spaghi?
un giorno preparai una di quelle
dentro vi misi
tutto l'armamentario
le mie maschere e le mie corazze
vi misi chili di ricordi
e di rabbie esplose nelle ore meridiane
vi misi delle sveglie
perchè il tempo è bastardo
vi misi inoltre delle foto
i cui soggetti erano stati come sbiaditi o cancellati
e tanti tantissimi ricordi
la valigia pesava un accidente
e gocce di sudore mi colavano dappertutto
fuggivo, cercavo la soluzione migliore
per affrontare trasversalmente il mio male
ma portare quella valigia era un'impresa disumana
per strada non c'era nessuno
l'ora mattutina di chi non ha voglia
ne' d'essere ne' di pensare
e neanche qualcosa che mi portasse via dal posto che odiavo
le mie tasche erano vuote
non c'era ne' oro ne' diamanti
solo malinconia
e una maschera che mi portavo appresso da anni
ormai c'ero affezionato
e in tanti frangenti mi era tornata utile
La fatica di portare quella valigia era tremenda
poi come d'incanto decisi
che quel cazzo di valigia la potevo lasciare dov'era, la misi
in un sottoscala umido e puzzolente
potevo fare in modo che tutto restasse com'era
chiusi la porta alle mie spalle
spensi la luce
e me ne andai
Quella valigia è ancora nel sottoscala
non sono mai più tornato a vederla
e tante cose sono cambiate
radicalmente
la fuga di se' per stessa
è solo una follia
tanto so bene che mi ritroverei com'ero
cerco l'evoluzione
e quelo stato di grazia che mi riconcilia
col mondo
cerco qualcosa che continui a farmi crescere
ho trovato una via
e credo che sia quella giusta
la valigia è nel sottoscala
ci resterà per sempre
così è se vi pare

Saturday, April 14, 2007


tempo fa le scrissi qualcosa in merito
ma non ricordo cosa
forse l'argomento puntava proprio su questo
sulla destinazione improbabile delle cose
la prima volta che vidi il caos
restai interdetto
ma mi ci abituai immediatamente
non tanto per rassegnazione quanto per
l'aver compreso che esso
era proiezione caratteriale
credo anche di averle scritto
che la transitorietà dell'essere si manifesta
in questo modo
Il mio è un ordine apparente
esteriore
maniacale
fa paura
eppure dentro gravita la scheggia che potrebbe
portare ad un comportamento ben diverso
non tanto basato sul caos fine
a se stesso quanto
la rottura di ulteriori legami con un se'
che trasformo di giorno in giorno
solo il tempo saprà dire
quanto di tutto questo potrà essere vero
e quanto della mia instabilità
porterà ad una lenta evoluzione
non siamo liberi, ma volendo
possiamo creare le premesse
anche se di strada
ne dobbiamo fare
ancora tanta























































Change your face.........same shit different day

Thursday, April 12, 2007

Momento di stasi del pensiero
attimi di "exit"
da sè stessi
recupero equilibri sempre precari
tirando corde e contrappesando
la struttura
lavoro non troppo difficile
credo
ci sono avezzo
ma rimane pur sempre
la grossa incognita
del mio futuro
delle mie relazioni
ho il senso della solidità?
della certezza?
e qui sorge il confine
fra
sapere e saputo
fra relazione e chiusura
tra evoluzione
o stasi
un bacio a chi passa
Fra me e lei
una distanza colmata
dai messaggi frenetici
passati scritti
pensati
ironici e amati
fra me e lei
un senso di gioia e una paura
indecifrabile
fidarsi o meno del soggetto
gli errori gli stessi o no
non vedo l'ora di vederla
tessere parole
verità
e vittorie
ma anche le nostre sconfitte e i nostri fallimenti
ne parlo ripetitivamente
ma non ne posso fare a meno
ho mille capitoli da
aprire
e il mio libro è
ancora lungo da leggere
ed è un bene che sia così
Di fallimenti ho una lunga teoria
ma c'ho fatto il callo
tocco il cielo con un dito
ma sto sempre attento che
i piedi non finiscano fra i vetri
e ogni tanto assaggio
fette di felicità
le gusto con calma
perchè ne ho perso il sapore
e non me lo voglio dimenticare
mai più

Wednesday, April 11, 2007

E che il giorno sia lieve
etereo e lieve
la luce del sole pervada le vie
e fra le strade, aria
a respirarla leggero
Che il giorno sia lieve
che sia etereo come le note
che mi risuonano nella mente
come le parole di chi so
come la serenità
che ogni tanto mi pervade
che il giorno sia lieve anche per te
che leggi
e che tu possa dividere con me la felicità
perchè essa non è solo ed esclusiva
ma anche per te
oggi sorrido
e a fior di labbra ti dico
che il giorno ti sia lieve
etereo e lieve

Friday, April 06, 2007

Serata tranquilla per ritrovare sè stessi
nonostante il caos esistenziale
nonostante l'approccio
modificativo
della struttura esistente
mi si svela ancora la magia di una serata
calma
serena
senza pensieri
potere della solitudine o dell'introspezione
o del fatto che le emozioni
s'accumulano vivendo
in uno stato preadrenalinico
fatto di occasionale e voluto
stop and go
frammenti di ricordi
convulsi con pagine di libri
s'avventano in questa serata
calma
irreale, silenziosa
dove neppure la musica la fa
da padrona
tomorrow will be another day
and the sun will shine on
g'by

Sunday, April 01, 2007

Talìa u bastaddu
talìalu!
guardalo che faccia, guarda che maschera
M'arruvinassi, iu ti sbinghiu!
T'ammazzo
lo sguardo parla chiaro
è feroce, sono nella tana del lupo
e la tana fa paura
cazzo! fa terrore
sono solo
come una belva in gabbia
perchè ho rotto le convenzioni
ho leso l'onore e l'unità familiare
sono il colpevole
la macchia
la cagione d'ogni male
poi la maschera si, tiene ma fino a un certo punto, diviene
ghigno
dolore
la fuga, si la fuga non resta altro
bastaddu e figghiu 'e bottana
il marchio resta
è tutto finito
sono fuori
adios!

Wednesday, March 28, 2007

Di lei
------
Di lei che cosa posso dire
forse miliardi di cose
oppure posso far sì che il silenzio
sia muto testimone della passione
Di lei potrei dire che è,
semplicemente che è,
complementarietà, unione
pensiero
Di lei posso dire che è lo sguardo verso l'orizzonte, infinito
oppure l'aspetto assorto
o ancora il tocco leggero della mano
Di lei potrei dire
ch' è tutto
tensione emotiva, logica d'azione, parola
o ancora
modo di vivere
o un perdersi dentro lei
Potrei dire che in lei ho ritrovato chi sono
oppure potrei dire
che ho appena iniziato
a scoprirla
Di lei potrei dire miliardi di cose
ma l'emozione stronca il pensiero
annulla la sintassi
perchè il sentimento non sempre
si fa catturare sulle righe
e non sempre
si fa spiegare
Di lei potrei dire
che cosa potrei dire?
che è la mano
la voce
l'anima
ch'è lei
e per tutto questo posso solo
amarla

Sunday, March 25, 2007

Il suo sguardo non mi fa paura
perchè possiedo la forza
della follia
e le mie parole
sono ancora urli strozzati
e le mani macigni
sassi aguzzi che possono far male
in me vive ancora
la parte che conosco meno
quella che mi fa paura
Presa di posizione
indubitabile
cristallina, per certi versi cattiva
conflittuale
antisistema, fuori dal sistema
la questione non è la coppia...rido, coppia etero, coppia omosessuale
la questione
è ideologia distorta e impositiva
imposizione di valori relativizzati alla forma
esterna
schiavitù delle menti e delle istituzioni
la questione è questa
sapere scindere valori reali da quelli fittizi
saper cogliere la differenza
fra suadente consiglio
di chi esprime

l'ordine latente
e chi esprimela volontà di sapersi relazionare
indipendentemente
dalla convenzione
esistente
stratificata
di gruppi di pressione
Io penso anarchico, prendo posizione
sono antisistema perchè il sistema
mi schiaccia
e fa a pezzi la mia dignità
io colgo la rabbia del momento
il senso rivoluzionario del momento

che va contro
io colgo
sento e provo
perchè amai
il mondo, lo amo tutt'ora
amai la vita

la amo tutt'ora
fui attratto da un uomo, vissi
conta questo
il resto conta un cazzo

Wednesday, March 21, 2007

E non ha mai pace questo cuore
viaggia sempre
e come un colpo allo stomaco una stretta impossibile
la voglia di cambiare
radicalmente tutto cazzo!
si cambiare tutto
abitudini
pensieri
modi d'essere
vivere,
cazzo vivere
ritrovare la propria dignità
parcheggiata in qualche stronza via
messa chissà dove
mentre la ruggine la divora
Ho creato mille strutture false ed artefatte
ho rimesso tutto in discussione
alcuni princìpi giù nel cesso
altri che valuto
con estrema attenzione
poca sopportazione per il prossimo
associata ad una calma
senza senso
voglia di parlare e di scopare
perchè sono fatto di carne
porca puttana
sono fatto di carne non solo
di tante belle frasi
recupero in parte il mio stato
d'animale
che agisce d'istinto
che se ne fotte della ragione
ma coglie solo l'ambiente
e il territorio
questo sono ora
un essere umano
che soffre
ama
odia
piange
basta, niente più

Tuesday, March 20, 2007

sono nato milioni d'anni fa
quando credevo che gli sguardi
fossero oceani
e in quegli sguardi
riponevo estasi oppure odio
a quel tempo credevo
credevo in tante cose
non erano solo idee
ma mille fantasie che il tempo
ha frantumato
a quel tempo non persi
il senso della fantasia
e coltivavo la voglia di creare chissà cosa
poi, milioni d'anni fa
il tempo s'involse
e i sogni lasciarono spazio
alle abitudini
al caffè della mattina, quando non capivo un cazzo del mondo circostante
alla solita sigaretta
fumata con noia
e otto ore
in cui dovevo non volevo
come ora d'altronde
Milioni d'anni fa persi dei sogni
alcuni son restati fra le mani
altri irrimediabilmente
persi
è restata solo una gran voglia
amare come solo un folle può fare
amare intensamente
senza vergogna
amare con discrezione
disperatamente
e credere
quel sogno mi son reso conto
non l'ho mai perso
per questo
mi sento ancora vivo

Sunday, March 18, 2007

Quella
che ho toccato è solo una
parte di
disperazione
barriere
mioddio
quante ce ne sono
tante, ci penserà il tempo
ora ho voglia di appoggiare la testa
e ricadere
in uno stato di torpore
ho voglia solo di quello
qualche minuto di debolezza
poi
una reazione
arriverà anche quella

Saturday, March 17, 2007

ok si dice, ok basta
non farci caso, basta
non tenerne
conto
sai di passi se ne fanno tanti
molti messi in serie per seguire una via
e la via? può essere errata
può essere giusta
in realtà la risposta è già presente
Però cazzo! vivere secondo programmi
tutto errato
al massimo uno o forse due

e anche quelli da mettere in discussione
Sono in una stanza dove il sole entra con
lentezza
il paesaggio fuori
familiare
senso di estraneità per certi versi
senso di conoscenza di angoli e prospettive da me
riconosciute
e in questa casa riscrivo
altre frazioni della mia vita
frammentazioni di non pensieri
perchè in realtà

non voglio averne più
non voglio più sapere di vittorie o fallimenti
non voglio più sapere

di azioni o reazioni
complementari l'uno all'altra
voglio imparare a vivere la vita
come se dovesse essere
l'ultimo giorno
forse avrò capito qualcosa.

Friday, March 16, 2007

Fiori di cemento
le mie mani
i calli come rosari
cicatrici di una voglia
che sta passando
e la continua lotta
per non essere
come loro
un numero piegato sotto la pioggia

Wednesday, March 14, 2007

Goran Bregovic - Mesecina (live)

Strange days
------------
Che dire
incipit
l'attesa che non è più tale
ovvio la scrittura
è ermetica
non sempre captabile
il significato
ma le parole
racchiudono
mille significati
in esse
c'è una vita intera
o attimi decisivi
esse sono carezze
e baci
pugni
o semplici parole vuote e inermi
Son giorni strani
che si muovono a capitomboli
falshback
continui
e stacco dalla realtà
son giorni con un loro senso
almeno solo loro riescono
a comprenderlo
ma poi
chissenefrega del senso
ciò che è, è
il resto
conta nulla
Epilogo
-------
cambio di prospettive
sentieri nuovi
e una cristallina certezza
di sapere
che
la simmetria delle anime
è tornata tale
originaria
pezzatura
di colori vividi
che riemergono
da un avvallamento
la strada è ancora lunga, ma i piedi
non sono più malfermi

Foxy Lady by Mick Jagger / Jimi Hendrix Rolling Stones

Sunday, March 11, 2007

Un blog in gabbia
--------------------
Preso
pianificato e costruito
ad immagine e somiglianza
dell'autore
reversibilità dell'immagine
irreversibilità
dell'immaginazione
segue la sua via
acquista
la sua vita
e diventa propaggine intellettiva,
quanto di me c'è in queste frasi
tanto, tantissimo
il mio cuore messo a nudo
avrebbe scritto
Baudelaire
quanto basta per sapere
che il mio pensiero spazia
ma scorge sempre delle sbarre
e le parole spiaccicate sul monitor
sanno di ferro e di lucchetti
e le chiavi cazzarola
le ho pure perse
attendo il secondino
se me le dona, bene
in caso contrario
sia così gentile
da passarmi la sbobba
Giusto o sbagliato
--------------------
L'ispirazione corre
fatico a starle dietro
pura immaginazione no di sicuro
bilanci neanche
quelli si fanno alla fine
del proprio excursus
biologico
Azione giusta, azione errata
nasce dall'interpretazione della volontà
ma il criterio
il confine errato-giusto
è molto labile
legato ad un pensiero forte
slegato da qualsiasi giudizio
la lex è la mia lex
quella interiore
fatta di princìpi
di regole morali
inderogabili
e spazza l'altrui condizione di
pensiero
E' un atto impositivo
che agisce
per far si che non receda mai
dai miei propositi
giusti o sbagliati che siano
saranno le conseguenze casomai a
determinare
ciò che pensavo fosse
errato o giusto
La coerenza è forma
è stabile volontà
e la sua compattezza
non si mette in discussione
qui l'idea s'infrange
con una religione
un dogma
che come tale
dona la stabilità
a costo di sembrare dei cretini
giusto o sbagliato
che sia

la casa risuona
di note dissonanti
dovrebbe dare sicurezza
spesso disagio, invece
poche sono le parole scambiate
e forse il discorso si sta esaurendo
meglio maggiore onestà
lo si vuol far esaurire
già in post precedente
scrissi
"il tuo corpo è un altro continente"
non è soltanto quello
lo sguardo assente
per voluta necessità
di rimando il mio
non esprime gioia eterna
visi che fanno da contraltare
a foto gioiose
di coppie ben vestite
un matrimonio
miliardi d'anni fa
una specie di tortura visiva
quanta ipocrisia
in tutto questo
hai chiuso il tuo cuore
opportunismo il mio
l'ho chiuso pure io
non necessità
posso sognare un letto sfatto
ma non di corpi stanchi
solo eterna stanchezza
di vincoli d'orario
e la valigia
sempre pronta
che vuol essere riempita

Sunday, February 18, 2007

Chaka Khan with Fourplay (Live) - Between The Sheets

My life
la mia vita
fatta di sveglie inopportune
orari che non sono tali
la mia vita, my life
fatta di polvere, caldo e sudore
di amori mai vissuti
e scopate improbabili
la mia vita, my life
in cui l'amore è a sprazzi e l'amicizia
forse inesistente
la vita che conduco
che detesto
che odio
che vorrei cambiare

gabbia d'acciaio
la mia vita, my life
a metà di tutto
sconclusionata
desiderosa di tutto e di nulla
la mia vita
nausea
e basta

Saturday, February 17, 2007

Suzanne Vega-------Book And A Cover

......e poi divertimento
a tutti costi
è carnevale
le mie orecchie ascoltano
God's Country
in una camera solitaria
il mio modo per mandare a fare in culo
tristezza, noia
e cattivi pensieri
se poi avrò voglia di festeggiare
beh, se ne parlerà per il prox anno
lascio agli altri
questo lusso
un pizzico d'invidia
forse
ma è tardi per pensarci
too much late this night
suerte!

Michel Petrucciani------Looking Up

Non credo a te
alle tue parole
non credo al tuo modo d'essere e di fare
non credo a ciò che sei
non credo, non perchè sia falsa
ma perchè schiava delle tue paure
schiava di te stessa
volonterosa
determinazione
nel voler vivere nella costrizione
peccato che la tua natura
abbia ucciso
la tua anima
di mille colpe
almeno novecento sono mie
le restanti nelle tue mani e nella tua mente

un solo sforzo
un incontro
per iniziare
da dove
ci siamo persi

Wednesday, February 14, 2007

ani di franco--------evolve

bella cazzata
proprio una bella cazzata
e adesso
piango
e forte anche
perchè i sentimenti
non sono una palla da tennis

Sunday, February 11, 2007

si, si, si
penso proprio di si
il momento
sarebbe
quello giusto
anzi è quello ottimale
per mandare a fare in culo
la giornata passata
con il gusto
e la leggerezza
di un cretino che attende
l'ora d'esser messo
alla gogna davanti
ad un autobus incazzoso
same shit
different day
Mi sono coccolato
quanto basta
una doccia lunghissima
creme e profumi
acqua che pulisce l'anima
e lo spirito
che lava via la puzza
della noia e del cemento
poi musica, si, musica
in questa casa
che rimbomba livore
se Dio vuole
è sabato anche per me
parvenza di vita normale
forse mi ricordo qualcosa
Dolce
suadente
ruffiana domenica
che attende a chissà cosa
a qualcosa che vive dentro
a una meta
a un sentimento
le mani non hanno sempre calli
e l'odio
scema nei sorrisi sinceri
ma alla luce di ciò
che ascolto
tutto diventa colore
ci vorrebbe una ....si col filtro
ne faccio a meno
e sorrido

Friday, February 02, 2007

sting-------shape of my heart

Voglio
vorrei
sono
sarei
ipotesi continue dell'essere
permanere del caos
mutamento
inarrestabile
frazioni di gioia prese
come cadono
riposte in me
segnano il corpo
l'attesa è zero
ora si
ci sei, mi basta questo

sting---------send your love

Monday, January 22, 2007

tanto per cambiare
tanto per non cambiare
nuove prospettive mentali
che rimandano a sogni
concretizzabili
o meno
la mia follia sta nella
ricerca dell'amore
la mia gioia estrema
nella consapevolezza
che può essere a portata di mano

ben harper

Friday, December 15, 2006

Attendo l'ultimo
dell'anno
forse senza imprevisti
riesco pure a festeggiarlo
conto di farlo a perdifiato
bevendo, festeggiando e facendo un casino
che mi devono buttare
fuori di casa
per non sentirmi più
conto di farlo in maniera tale
che si devono ricordare
il mio nome associato
a quello d'un
buzzurro casinaro
i petardazzi no
li odio
ci sono i bimbi
e bimbi hanno paura e so' pure pericolo
si
conto di divertirmi
almeno qualche ora stacco
da qualsiasi
segno di realtà
voglio essere leggero ed inebriato
saltellante
e schioppettante
giusto per il gusto
di far vedere alla vita
ed al destino
che una è puttana
e l'altro il suo magnaccia
giusto per il gusto
di dire
che un altro anno è andato a farsi benedire
so quello che c'è
alle spalle
e di quello che ho davanti
saikemmefrega
E' stato un anno straordinario
pieno di soddisfazioni
e pure di dolori
è stato un anno come pochi
vissuto per esser ricordato
certo non siamo proprio
alla fine
ma quello vecchio è ben che claudicante
e a mezzanotte canteremo a squarciagola
canzonacce da osteria
baci e bacini
sms come se piovesse
e linee intasate come un cesso
guarderemo fuor della finestra
e sentiremo i botti e i colpi
e ognuno penserà
in quel momento
con l'anno nuovo
un desiderio
il più nascosto
se non è stato l'altro
beh
che sia almeno questo
e finita la fase introspettiva
tutti a farciuf ciuf
con la musica ad alto volume
e il trenino
nell'appartamento
camera e cucina
Quest'anno forse riesco a festeggiare
mah
vedremo


Thursday, December 07, 2006

Servi

E' un argomento ostico, difficile
e qui non si tratta ne' di pietre
ne' di macigni
ma di una sensazione
di sicuro personalissima d'intendere le cose
un post che non si limita a un numero finito
ma che si dilaziona nel corso del tempo
perchè la servitù
è tale
costante, aderente al presente
ma mutante rispetto al tempo
che ci si vive addosso.La servitù si palesa dentro,sono i vincoli autoimposti
ed imposti
è data per scontata
neanche pensata
e questo non è il discorso
che s'affronta
in tema di coscienza di classe
è un qualcosa di ben più drammatico
la mia libertà, quella relativa
finisce nel momento stesso
in cui pensod'esser asservito ai doveri
imposti dai miei bisogni e non parlo di doveri parte di un diritto naturale
preesistente parlo di doveri imposti dal sistema
sistema-legge
sistema-lavoro
sistema-società
sistema-stato
la mia libertà finisce esattamente quando divento numero
quando relativizzo
il mio essere uomo
o meglio persona in funzione del sistema-stato-lavoro-legge-società
quando un terminale
esprime la cifra che attesta la mia presenza
in un qualsiasi luogo
quando una legge definisce il mio
comportamento potenziale che è morale se pensante nel bene
immorale quando il mio pensiero
va contro di essa
e parlo di pensiero non d'azione. La mia libertà finisce quando
devo soggiacere
all'iniziativa altrui secondo direttiva meccanicistica
senza pormi il problema se agisco in maniera
corretta o errata
la certezza sta nell'adeguarsi a ciò che viene detto.
La mia libertà nasce quando
mi rendo contod'esser servo
e quindi esprimere la scelta
se esser tale
o non esserlo affatto
con tutti i rischi altissimi
che ciò comporta. Se affermo d'esser numero
lo faccio con cognizione di causa
ben sapendo che il mio ruolo
è quello
lavoro per avere e per avere lavoro
seguo la legge
perchè regola i miei rapporti
con gli altri soggetti
credo nello Stato
perchè immagine del Dio terreno
e nell'Istituzione
in quanto sua manifestazione
credo in tutto ciò
perchè conscio d'esser servo
e perchè ammetto
l'esistenzadel Padrone
e quindi libero di combatterlo
o seguirlo
ammetto l'esistenza delle catene
che potrei rompere in qualsiasi
momento
anche se rimane
ancora una regina suprema che va
al di là dei sistemi
e che la ragione ammette in quanto tale, ma non anticipo nulla
almeno per ora.
Sono servo si
ma mantengo
il coraggio del pensiero
che va contro
l'asservimento assoluto
al dovere assoluto
quell'autoimposizione
che ti spegne definitivamente in quanto conscio di essere pur sempre arbitro
di me stesso.
Oggi piove
non posso farci nulla
ma posso pur scegliere
se prendere l'ombrello
e inzupparmi d'acqua
sembra una cazzatama non lo è affatto.

Saturday, November 25, 2006

the tubes--------white punks on dope

Essere o non essere
in una gabbia,

grosso dilemma
considerare la libertà
un bene supremo
e relativizzarla

al nostro essere.
Limiti, sappiamo porci solo

limiti
fa parte della nostra natura

o della mia
ma ciò non ha importanza